abrasione corneale

Abrasione corneale: come riconoscerla e i rimedi migliori

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Gli occhi sono organi preziosi che rappresentano la nostra finestra sul mondo, ma al tempo stesso sono estremamente delicati. Basta una disattenzione per esporre la superficie dell’occhio a graffi o lesioni, con varie conseguenze per l’apparato visivo. Tra queste spicca l’abrasione corneale, una problematica apparentemente facile da risolvere, ma che in alcuni casi può portare a serie complicazioni.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’abrasione corneale, dal modo di riconoscerla alle terapie più indicate per risolverla! 

Cos’è l’abrasione corneale e da cosa è causata

Tra tutte le componenti dell’occhio, la cornea è una delle più preziose. Essa consiste in una sottile membrana trasparente che ricopre la parte anteriore del bulbo oculare, e il suo compito nel processo visivo è quello di focalizzare i raggi luminosi e permettere alla retina di mettere correttamente a fuoco le immagini. 

Utilissima per questa funzione, la cornea è esposta ogni giorno a stimoli e rischi di ogni tipo, tra polvere, impurità, graffi e lesioni, che possono andare a intaccare il suo epitelio superficiale, causando la cosiddetta abrasione corneale
Questo tipo di trauma oculare consiste nella rimozione accidentale di cellule dell’epitelio, in genere con conseguenze poco gravi o facilmente risolvibili in modo spontaneo, ma talvolta abbastanza gravi da richiedere l’intervento di un medico oculista, nonché l’adozione di terapie farmacologiche

Le cause della lesione corneale possono essere svariate, quasi tutte di natura traumatica e accidentale, ma non solo, come nel caso delle abrasioni corneali spontanee: 

  • Irritazioni profonde causate dall’ingresso di corpi estranei nell’occhio, come sabbia, terra, polvere, schegge di legno o impurità di vario tipo, talvolta trasportati dal vento. 

  • Graffi accidentali da parte di unghie, rami o che avvengono tramite sfregamento dell’occhio. 

  • Schegge proiettate da macchinari, attività lavorative o artigianali. 

  • Traumi provocati da contatto fisico, per esempio durante l’attività sportiva.

  • Contatto con sostanze irritanti.

  • Uso incorretto o poco attento delle lenti a contatto, che possono rompersi o trasportare a loro volta impurità pericolose. Anche le lenti vecchie o applicate sull’occhio affetto da secchezza possono provocare abrasioni, poiché durante la loro rimozione si potrebbe correre il rischio di graffiare la cornea con le unghie. 

  • Incidenti durante l’applicazione del make up

  • Patologie preesistenti, oculari e non, come distrofia corneale, infezioni e diabete, che amplificano il rischio di una rottura corneale.  

Sintomi e segnali da non sottovalutare

Rispetto a molte problematiche oculari che progrediscono in modo silente, l’abrasione corneale è piuttosto facile da riconoscere, per il fatto che nell’immediato provoca un intenso dolore nel paziente. Questo avviene perché che la cornea è un tessuto ricco di terminazioni nervose, che peggiorano la sensazione di dolore allo sbattere delle palpebre.  

Oltre al dolore, altri sintomi dell’abrasione corneale possono essere i seguenti, presi singolarmente o combinati: 

  •  Abbondante lacrimazione.

  • Sensazione di corpo estraneo nell’occhio.

  • Arrossamento.

  • Gonfiore nella zona palpebrale o della congiuntiva.

  • Fotosensibilità.

Diagnosi: quando rivolgersi all’oculista

Quelli esposti nel paragrafo precedente sono i sintomi più comuni dell’abrasione corneale e in genere non mettono in allarme il paziente. Nella gran parte dei casi la disepitelizzazione si risolve spontaneamente, senza l’intervento medico, ma esistono anche dei segnali correlati che possono far sospettare un peggioramento della lesione. 

Quando i sintomi sopra riportati risultano particolarmente fastidiosi o si protraggono anche dopo qualche giorno, oppure quando all’abrasione si accompagnano anche sintomi come febbre, vomito, brividi, indolenzimento muscolare, percezione di aloni attorno alle luci, affaticamento, difficoltà nella motilità oculare completa o proptosi (sporgenza anomala del bulbo oculare), è fondamentale ricorrere a una visita oculistica, in modo da valutare il problema assieme a un oculista esperto. 

La visita si svolge attraverso lo scambio di informazioni e l’osservazione diretta, durante la quale il medico può sottoporre il paziente a svariati esami, attraverso lampada a fessura (uno strumento anche detto biomicroscopio che esamina la struttura anteriore dell’occhio con un alto grado di dettaglio) o un oftalmoscopio, che esamina l’occhio nelle strutture profonde (regina, vitreo, nervo ottico) per scongiurare altre patologie associate. 

Effettuare un esame mirato e preciso è fondamentale per il medico per riconoscere l’abrasione corneale e distinguerla da altre patologie simili, come ulcere o infiammazioni (cheratite). Per questo è importante recarsi presso il proprio oculista di fiducia o un pronto soccorso oculistico per approfondire la questione. 

In genere gli esami più comuni per diagnosticare l’abrasione corneale sono i seguenti:  

  • Osservazione con biomicroscopio e fluoresceina, una sostanza che evidenzia cromaticamente i punti lesionati della cornea.

  • Acquisizione di immagini per monitorare le abrasioni più serie.

  • Microscopia confocale, per studiare le cellule della cornea e valutare eventuali problematiche.

  • Tomografia a coerenza ottica del segmento anteriore, che – tramite l’acquisizione di immagini – permette di valutare quanto è profonda l’abrasione. 

  • Topografia corneale, ossia la mappatura della superficie della cornea, effettuata se il medico sospetta una lesione che ha causato anche una curvatura anomala

A questi primi controlli diagnostici spesso – soprattutto in caso di abrasioni estese e più gravi – seguono delle visite di follow up per monitorare il processo di guarigione. 

Rimedi per l’abrasione corneale

I trattamenti previsti per chi soffre di abrasione corneale non sono tutti uguali, ma anzi variano a seconda dell’entità delle lesioni o della causa del problema. Una volta che il medico ha diagnosticato la presenza della lesione, è importante procedere con un’azione combinata, per proteggere l’occhio, ridurre il rischio di infezioni, attenuare il dolore e a favorire il processo di guarigione.

Trattamenti domiciliari e cosa evitare

Per la cura dell’abrasione corneale (soprattutto di tipo traumatico e accidentale) il primo istinto potrebbe essere quello di procedere con una prima gestione casalinga del problema, sciacquando accuratamente l’occhio e applicando un collirio per ridurre i fastidi e al tempo stesso favorire l’eliminazione di eventuali impurità o schegge. 

In realtà è bene evitare i trattamenti fai da te, recandosi il prima possibile dal proprio medico di fiducia, oppure – se ciò non è possibile per via delle tempistiche molto ristrette – presso un pronto soccorso oculistico, in grado di gestire le emergenze. 
In attesa di un primo trattamento è consigliato l’uso di occhiali da sole, sia per proteggere l’occhio dalla luce (spesso molto fastidiosa per via della sensibilità), sia per tutelarlo da vento, polvere o eventuali altre impurità

In clinica i professionisti si occuperanno di rimuovere eventuali schegge o residui, sia manualmente che attraverso la somministrazione di colliri, utili anche a lubrificare e trattare l’occhio irritato. Anche poche particelle minuscole potrebbero causare ulteriori escoriazioni. Attraverso l’intervento manuale, l’oculista è in grado di rimuovere anche frammenti di lenti a contatto rotte, anch’esse possibile causa di abrasione. 

La gestione casalinga nell’immediato potrebbe invece essere richiesta in casi particolari, come nelle abrasioni causate da sostanze chimiche o tossiche. In queste situazioni l’etichetta del prodotto potrebbe riportare delle indicazioni su come agire in caso di contatto con occhi e mucose. È consigliato anche sciacquare accuratamente e a lungo l’occhio con dell’acqua, mantenendolo aperto per favorire l’operazione.
In caso di trauma che potrebbe provocare gonfiore, invece, è bene applicare del ghiaccio nelle prime ore, in attesa di un consulto medico. 
Anche in questi casi, comunque, è sempre consigliato chiedere un parere medico prima di procedere con qualunque forma di terapia domestica.

È altrettanto cruciale sapere quali sono le cose da non fare per non complicare l’abrasione. Nello specifico è consigliato evitare di: 

  • Toccare l’occhio con le mani o con strumenti pericolosi come pinzette, nel tentativo di rimuovere le schegge. 

  • Pulire l’occhio con tamponi o dischetti di cotone, per non rischiare l’ingresso di ulteriori residui. 

  • Procedere in autonomia con la rimozione di corpi estranei.

  • Applicare make up o altri cosmetici che possano andare ad aggravare la condizione della zona occhi.

  • Utilizzare lenti a contatto.

  • Strofinare l’occhio, anche in caso di fastidio, occhi secchi, lacrimazione o irritazione. L’azione meccanica potrebbe peggiorare l’escoriazione. 

  • Coprire l’occhio con bende, per evitare la proliferazione di batteri.

  • Utilizzare colliri già presenti in casa, poiché potrebbero contenere ingredienti inadatti (come il cortisone). 

Terapie prescritte dallo specialista

In molti casi, l’abrasione corneale si risolve autonomamente nell’arco di 2-3 giorni, attraverso la guarigione spontanea della superficie corneale, ma l’adozione di una terapia per l’occhio mirata può essere necessaria sia per agevolare il processo, sia per risolvere eventuali complicazioni o casi più gravi. 

In genere il medico procede con la prescrizione di una pomata o di un collirio antibiotico, per abbassare il rischio che si sviluppino infezioni durante i primi giorni di guarigione della cornea. Per agevolare il processo e tutelare l’occhio, negli ultimi tempi il settore oftalmico preferisce evitare l’uso di bendaggi occlusivi (che immobilizzano la palpebra per evitare ulteriori sfregamenti), per non creare ambienti favorevoli per la proliferazione di batteri. In alternativa sono state studiate delle apposite lenti terapeutiche che proteggono l’occhio dallo sfregamento della palpebra durante l’azione dell’ammiccamento.  

Per attenuare il dolore ci sono diverse strade: in alcuni casi sono sufficienti dei semplici antidolorifici o antinfiammatori, mentre in caso di dolore molto intenso il medico potrebbe valutare l’utilizzo di farmaci cicloplegici, che agiscono sull’occhio riducendo la funzionalità dei recettori del corpo ciliare e dell’iride, fino a provocare una paralisi del muscolo che interessa la zona. 

Nel caso di schegge di grandi dimensioni e penetrate in profondità (che hanno intaccato la struttura oculare) è necessario ricorrere al vero e proprio intervento di microchirurgia oculare, come per esempio il trapianto di cornea.  

Tempi di guarigione e prevenzione delle recidive

Come anticipato nel paragrafo precedente, i tempi di guarigione dell’abrasione corneale sono variabili. In molti casi le escoriazioni di gravità contenuta possono risolversi in 2-4 giorni, ma in alcuni casi la problematica potrebbe durare di più, lasciando cicatrici corneali e rischiando di compromettere la capacità visiva del paziente. 

A seconda del parere del medico, potrebbe essere necessario proseguire per settimane o mesi con l’applicazione di colliri o gel lubrificanti, poiché la guarigione dell’occhio non esclude del tutto la possibilità di una recidiva, anche in assenza di altri traumi. 

Questa situazione – che prende il nome di abrasione corneale recidivante – in genere è causata da una guarigione non adeguata della membrana corneale, mentre altre volte è dovuta a una distrofia corneale o a problematiche genetiche

La recidiva può essere trattata nuovamente con l’applicazione di farmaci, tra cui spiccano le pomate e i colliri antibiotici, oppure con lenti terapeutiche, mentre in casi gravi è possibile che sia necessario procedere con dei trattamenti chirurgici

È altresì importante adottare delle misure specifiche nella vita di tutti i giorni, per evitare le recidive o per non causare nuove abrasioni accidentali: 

  • Seguire attentamente le terapie e i consigli del medico oculista, per evitare complicazioni come infezioni o ulcere corneali.

  • Se è necessario toccare gli occhi, assicurarsi di avere le mani ben pulite prima di farlo, per evitare il trasporto di sporcizia o batteri. 

  • Proteggere gli occhi durante le attività rischiose (lavoro artigianale, saldatura, lavorazione del legno, etc.) o durante la pratica sportiva.

  • Effettuare una corretta gestione delle lenti a contatto, avendo cura di igienizzarle adeguatamente prima e dopo l’utilizzo, di applicarle e toglierle senza graffiare l’occhio e di cambiarle nei tempi consigliati o quando sembrano rovinate. 

  • Non sfregare spesso gli occhi, per evitare lesioni. 

  • Trattare la problematica della secchezza oculare con lacrime artificiali o farmaci specifici.

  • Applicare con cautela il make up occhi.

  • Prestare attenzione a fattori di rischio come vento e polveri, proteggendo gli occhi con degli occhiali da sole.

  • Prestare molta cautela nell’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente irritanti e pericolose.

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