Recupero post-intervento di cataratta: i consigli per una ripresa veloce

cataratta: recupero post intervento

A oggi, la cataratta è la principale causa di cecità al mondo, molto diffusa tra gli anziani e rischiosa per il benessere visivo, poiché consiste nella graduale opacizzazione del cristallino, fino alla perdita della vista. Chi ne soffre può però contare su trattamenti sempre più avanzati, che permettono di sostituire il cristallino intaccato dalla patologia e di recuperare la capacità visiva. 

Ecco cosa aspettarsi dopo l’intervento alla cataratta, nonché qualche consiglio per un decorso post-operatorio sicuro e rapido!

Cosa aspettarsi subito dopo l’intervento

Gli interventi alla cataratta possono essere svariati, per tipologia di laser utilizzato e livello di personalizzazione. In genere però, il trattamento più utilizzato è la facoemulsificazione, ossia degli impulsi laser che frammentano il cristallino opacizzato e ne permettono l’aspirazione da parte del chirurgo, al fine di sostituirlo con una lente artificiale biocompatibile, cosa possibile anche quando la cataratta è combinata con altri difetti visivi

Nonostante sia una pratica poco invasiva, si tratta comunque di un’operazione chirurgica, che può comportare dei leggeri fastidi nei giorni successivi. Ecco quali sono quelli più comuni e di scarsa rilevanza, e quelli che invece andrebbero indagati con lo specialista.

I primi sintomi normali

Come per ogni altro intervento – più o meno invasivo – anche l’operazione alla cataratta può portare a complicazioni, non necessariamente preoccupanti. Nei giorni successivi all’intervento il paziente può infatti notare dei leggeri fastidi, come un po’ di difficoltà nel recuperare appieno la visione dopo la cataratta, occhio secco o affaticamento. Non ottenere fin da subito il livello di acuità visiva sperato è del tutto normale in questa fase. 

Tra i sintomi più comuni che possono manifestarsi nel corso post-operatorio, è possibile sperimentare i seguenti:

  • Prurito 

  • Rossore all’occhio operato alla cataratta

  • Sensibilità oculare

  • Aumento della lacrimazione

  • Leggero dolore

  • Sensazione di palpebre pesanti

  • Possibile secchezza oculare

  • Presenza di aloni e distorsioni attorno alle luci, soprattutto di notte

Per quanto oggi questo trattamento sia estremamente sicuro – con un fattore di rischio quasi pari allo zero – questi fastidio non sono insoliti, e dunque non devono mettere in allarme il paziente. 

Durante il recupero è importante usare gli occhiali da sole, poiché la luce intensa dopo la cataratta può dare molto fastidio, nonché guidare con cautela in condizioni di scarsa luminosità. È cruciale seguire attentamente le istruzioni del medico, rivolgendosi a lui per una visita se i sintomi dovessero peggiorare sensibilmente o protrarsi dopo le prime settimane. Fatta eccezione per un po’ di secchezza oculare, infatti, i fastidi dovrebbero essere del tutto assenti dopo circa un mese. 

Quando preoccuparsi: segnali da monitorare

Sebbene non sia insolito dopo la cataratta vedere aloni o avere una visione sdoppiata, se questi sintomi non dovessero scomparire autonomamente nelle prime settimane o si aggravassero, è bene che il paziente si rivolga al proprio medico curante, lo stesso che si è occupato dell’intervento. Assieme a lui potrà valutare eventuali complicanze post cataratta e procedere – se necessario – con una terapia adeguata

Nello specifico, le principali complicazioni dopo un intervento di cataratta, sono le seguenti: 

  • Infiammazioni oculari

  • Infezioni

  • Visione sfocata

  • Lampi di luce

  • Ptosi palpebrale (o palpebra calante)

  • Opacizzazione della capsula posteriore, ossia la membrana che ricopre il cristallino. Risolvibile tramite intervengo con YAG laser

  • Dislocazione della lente intraoculare, con visione sdoppiata. Richiede sostituzione o fissaggio chirurgico

  • Edema maculare

  • Ipertensione oculare, poiché dopo la cataratta può aumentare la pressione oculare

  • Mancato miglioramento nella capacità visiva

Si tratta comunque di casi piuttosto rari, generalmente di entità moderata, trattabili con terapie mirate o con ulteriori piccoli interventi di chirurgia oculare. 
Per fare in modo che le problematiche non si aggravino o non compromettano la capacità o il comfort visivo del paziente, è importante effettuare visite oculistiche frequenti, soprattutto durante il periodo di recupero, rivolgendosi al proprio oculista in caso di fastidi particolari. 

I consigli per un recupero veloce

L’intervento laser per la cataratta è solo il primo passo per il ripristino del proprio benessere visivo. Per poter guarire adeguatamente dall’operazione – per quanto indolore – è fondamentale riposare l’occhio, seguire attentamente le istruzioni del medico, ed evitare tutte quelle pratiche che potrebbero aumentare il rischio di infiammazioni, infezioni o lesioni.

Seguire scrupolosamente la terapia prescritta

La cosa più importante da fare in seguito all’operazione è ascoltare con grande attenzione i consigli del medico, che verranno forniti a intervento concluso.  L’oculista stilerà un referto con tutte le indicazioni da seguire durante il decorso post-operatorio, compresi i farmaci da utilizzare. 

In genere si tratta di appositi colliri post cataratta da applicare sull’occhio operato, che supportano la guarigione e riducono il rischio di infezioni e infiammazioni. È importante utilizzare i prodotti indicati nelle dosi, modalità e tempistiche prescritte dal dottore. 

Poiché dopo la cataratta la pressione oculare potrebbe aumentare – motivo per cui esiste un legame tra cataratta e glaucoma – è bene effettuare controlli oculistici frequenti con test mirati per esaminare questo aspetto, così come è consigliato rivolgersi al dottore in caso di patologie combinate, come cataratta e diabete, retinopatie o altre problematiche oculistiche o mediche.

Proteggere l’occhio operato

Alcune complicazioni che si presentano dopo l’intervento sono causate da disattenzioni durante il recupero post-operatorio, ecco perché è cruciale prendersi cura dei propri occhi durante la guarigione, a partire dal giorno stesso dell’intervento. 

Oltre a una terapia scritta, il medico è solito fornire una mascherina protettiva per l’occhio, una sorta di lente esterna che serve a proteggerlo dalla polvere o dall’impulso di sfregarsi gli occhi a causa del normale prurito che talvolta segue questo intervento. 

In alcuni casi verranno forniti anche degli occhiali da sole per la cataratta, per tutelare gli occhi da agenti esterni e luce solare. Soprattutto nei primi giorni, può esserci infatti un legame tra intervento alla cataratta e occhio secco, motivo per cui l’uso di occhiali può essere utile per alleggerire il fastidio o la fotosensibilità. 

Evitare attività rischiose

Il recupero della vista inizia già dal giorno successivo e in linea di massima la gran parte delle attività può essere ripresa senza troppe preoccupazioni, salvo guidare da soli al rientro a casa dalla clinica, o in genere nelle prime 24 ore. 

È comunque importante considerare un breve periodo di riposo, per fare in modo che l’occhio abbia il tempo di recuperare, nonché evitare alcune attività che possono interferire con la guarigione, come per esempio usare il trucco occhi dopo la cataratta, nuotare o fare sforzi.  

In base ai tempi di recupero, le cose da fare e da non fare sono le seguenti:

  • Non toccarsi o sfregarsi gli occhi

  • Non utilizzare make up sull’occhio operato 

  • Prestare attenzione all’uso di shampoo dopo la cataratta, nella prima settimana

  • Durante il sonno evitare posizioni che portino ad appoggiare l’occhio operato

  • Indossare sempre gli occhiali da sole all’esterno, per proteggere gli occhi da luce, vento e pulviscolo

  • Evitare il nuoto o qualunque tipo di attività sportiva acquatica in piscina o al mare dopo la cataratta 

  • Riduci al minimo gli sforzi, poiché potrebbero aumentare la pressione intraoculare. Per questo è bene evitare lo sport subito dopo la cataratta, fino a circa un mese

  • Evita gli ambienti polverosi o le attività che mettono l’occhio in contatto con la polvere

Non tutte queste attività sono pericolose lungo l’intero arco di convalescenza, ma possono variare di caso in caso in base ai tempi di recupero di ogni singolo paziente. Per questo le visite di controllo sono fondamentali, poiché permettono al medico di valutare il decorso post-operatorio e di ottenere consigli mirati sulle attività che si possono riprendere con serenità. Dopo circa un mese, in genere, queste possono essere svolte senza problemi. 

Alimentazione e stile di vita durante la convalescenza

Il processo di guarigione dalla cataratta non si compone solo di pratiche per la protezione degli occhi, ma anche di accorgimenti che coinvolgono le abitudini di vita, in primis l’alimentazione. Adottare una dieta sana è utile anche per ripristinare il benessere visivo dopo questa operazione, nonché per rallentarne lo sviluppo o favorirne la prevenzione.

Per tutelare i propri occhi è importante includere nella propria alimentazione abbondante frutta e verdura, fonte primaria di vitamine e antiossidanti. 
Tra gli ingredienti più consigliati spiccano le carote, che forniscono all’organismo un apporto notevole di vitamina A, mentre agrumi di vario tipo, banane, peperoni e mele forniscono vitamina C in abbondanza. La vitamina E si può assumere grazie a legumi e frutta secca, cibi molto importanti per il benessere generale, mentre le verdure a foglia larga sono una fonte eccezionale di antiossidanti

Poiché inoltre esiste una correlazione tra cataratta e diabete – in quanto quest’ultimo può essere un fattore di rischio per lo sviluppo della patologia – è ancora più importante seguire uno stile di vita quanto più possibile sano, effettuando controlli medici regolari (anche oculistici), mangiare sano, fare attività fisica e – in caso di diabete diagnosticato – seguire attentamente i consigli del proprio medico curante. 

Queste piccole attenzioni sono importanti per tenere sotto controllo anche malattie oculari come cataratta e retinopatia diabetica (una problematica causata proprio dal diabete di tipo 1 e 2. 

I controlli post-operatori: perché sono fondamentali

Intervenire sulla cataratta con la facoemulsificazione porta a risultati molto soddisfacenti, ma questo non significa che, una volta rientrati a casa dalla clinica il problema possa essere dimenticato del tutto. I controlli post-operatori sono una componente importante per il recupero, anche per evitare complicanze post cataratta

Un primo incontro di check up avviene in genere il giorno successivo, per controllare lo stato di salute oculare del paziente. Altre visite di controllo saranno necessarie nelle settimane successive, per monitorare il recupero della visione dopo la cataratta. In seguito i controlli saranno sempre più dilazionati nel tempo, fino a passare alla classica visita di routine annuale, anche per valutare se il posizionamento della lenta IOL per la cataratta è ancora corretto o per valutare la necessità di correggere altri piccoli difetti visivi che possono insorgere nel tempo.

Quando si può tornare alla vita normale?

Lo sviluppo di laser sempre più avanzati per la chirurgia oculare ha ridotto molto i tempi di recupero, tanto che – nella gran parte dei casi – è possibile tornare presto al lavoro dopo la cataratta e riprendere le normali attività. Anche la guida dopo la cataratta può infatti essere ripresa piuttosto in fretta. 

Il giorno successivo all’intervento si può già notare un recupero notevole, con un netto miglioramento e stabilizzazione dopo qualche giorno. 

La settimana dopo la cataratta si può usare televisione, computer, smartphone, tornare alla lettura, svolgere le normali attività quotidiane. È possibile anche uscire e passeggiare all’aria aperta, a patto di proteggere adeguatamente gli occhi. 

A distanza di circa un mese dall’intervento la guarigione è più o meno conclusa ed è possibile tornare a svolgere tutte le attività desiderate, anche fare dei viaggi dopo la cataratta, salvo complicazioni o controindicazioni dell’oculista. 

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