“In realtà io ci vedo benissimo. È stato solo un momento, in cui si è annebbiata la vista”.
La maggior parte di noi tende a sottovalutare la cataratta, patologia che viene percepita come lontana, una sorta di esclusiva degli ultraottantenni. Non è un caso che sia, secondo l’OMS, la prima causa al mondo di cecità e ipovisione (anche se quasi sempre è reversibile).
Quando la visione offuscata diventa frequente se non addirittura una routine, è bene che il tono affermativo lasci spazio ad alcune domande. “Perché non vedo più nitidamente?”. Per togliersi ogni dubbio la soluzione si chiama visita pre-cataratta.

Affidarsi a Vista Vision significa intraprendere un percorso di cura altamente personalizzato, in cui ogni dettaglio è studiato per trattare ogni singolo occhio.

Come funziona la visita pre cataratta?
Quali sono gli esami diagnostici propedeutici per individuare la patologia?

Autrorefrattometria

La visita comincia con la misurazione del “visus”. Si tratta di quello che viene comunemente chiamato “esame della vista”. È fondamentale sapere quanto vede il paziente con e senza lenti.
Il primo esame diagnostico è l’autorefrattometria. Tramite un impulso luminoso si studia e si valuta il vizio refrattivo manifesto e oggettivo. Viene eseguito due volte: la prima all’inizio della visita, la seconda alla fine in cicloplegia, ossia con l’ausilio di un collirio che blocca la capacità accomodativa dei muscoli ciliari.

Conta endoteliale

Serve per verificare la quantità e la qualità delle cellule che compongono l’endotelio corneale.
La cornea è composta da 5 strati:

  1. Epitelio
  2. Membrana di Bowman
  3. Stroma
  4. Membrana di Descemet
  5. Endotelio

L’elenco qui sopra parte dall’esterno e procede verso l’interno del bulbo oculare. L’endoltelio, come si può vedere, è lo strato più profondo e nobile (in quanto le sue cellule non si rigenerano) della cornea. Ha la funzione di barriera e filtro tra l’umor acqueo e gli strati corneali superiore al fine di garantire un equilibrio emodinamico dell’occhio.

La conta endoteliale studia il numero di cellule e la loro morfologia. Queste cellule hanno solitamente una forma esagonale che si incastrano perfettamente come dei mattoncini.

Biometria oculare

È il momento chiave dell’intera visita pre cataratta. È l’esame necessario per determinare le caratteristiche anatomiche dell’occhio e calcolare il potere del cristallino da utilizzare. Misura:

  • Lunghezza assiale dell’occhio (parametro che l’oculista deve assolutamente conoscere e considerare prima dell’estrazione del vecchio cristallino opacizzato)
  • Cheratometria (raggio di curvatura della cornea)
  • Profondità della camera anteriore del globo oculare.

Lo strumento ZEISS IOL Master ha permesso di superare la tecnologia ad ultrasuoni, autorizzando il processo che ha come meta finale l’individuazione di una IOL (Intraocular Lens) personalizzata e specifica per le esigenze del singolo paziente.

Verion

Qualora il paziente presenti anche il difetto visivo dell’astigmatismo, viene sottoposto a un ulteriore esame diagnostico che sfrutta la tecnologia “Verion Image Guided System”, capace di creare una mappa dettagliata dell’occhio, aumentando così precisione ed efficacia dell’intervento (impianto IOL torica). Il chirurgo, grazie al Verion, conosce tutte le caratteristiche dell’occhio del paziente e avvia un trattamento altamente “customizzato”, dalla IOL alla posizione dell’incisione.

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