Circa un mese dopo l’inizio dell’attività scolastica, molti studenti si ritrovano a fare il conto con l’alternanza tra lezioni in presenza e da remoto. Anche nelle ultime disposizioni degli organi competenti viene ribadita l’importanza delle “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica”: è previsto, infatti, che la didattica a distanza possa essere incrementata (pur rimanendo complementare a quella in presenza).

Milioni di giovani, dunque, sono tornati sui libri che spesso sono in versione digitale. Il rischio è quello di affaticare la vista. Abbiamo affrontato il tema con il nostro team di ortottiste (curiosità: “ortottica” deriva dal greco “orthos” dritto, regolare, e “optiké” visione, l’atto di vedere) ed ecco i loro consigli:

1. Studiare in un ambiente ben illuminato e ventilato.

È fondamentale svolgere l’attività di studio in un ambiente che permetta un buon comfort visivo.

L’illuminazione, infatti, intesa in termini sia quantitativi sia qualitativi (contrasti di intensità luminosa, direzione della luce, ecc..) è tra i principali fattori che incidono sul potenziale sforzo visivo.

Inoltre, un ambiente chiuso e privo di ventilazione incide sulla corretta lubrificazione dell’occhio che viene già compromessa dall’alto grado di concentrazione che lo studio richiede.

Una conseguenza di uno stato di alta concentrazione è, infatti, la riduzione del numero di ammiccamenti palpebrali, i quali incidono sulla corretta lubrificazione dell’occhio. Può capitare anche che si verifichi una iperlacrimazione (ossia sentire uno o entrambi gli occhi pieni di lacrime) dietro la quale si può nascondere una sindrome di occhio secco.

2. Cambiare di tanto in tanto le distanze della messa a fuoco.

Tra i consigli utili per ridurre l’affaticamento visivo a seguito di un prolungato sforzo c’è quello di distogliere lo sguardo e fissare un punto diverso e più lontano per rilassare i muscoli coinvolti nella convergenza e messa a fuoco di un oggetto.

3. Evitare le lenti a contatto.

4. Attivare il filtro “protezione occhi” nei device che lo consentono.

5. Effettuare una visita oculistica e controlli periodici.

Per risolvere le varie criticità come il problema dell’occhio secco è importante effettuare una visita oculistica e poi, su indicazione di uno specialista, eventualmente ricorrere alle lacrime artificiali.

Infine non va dimenticato che in età adolescenziale e giovanile i difetti refrattivi non sempre sono stabili. In un momento in cui è probabile un sovraccarico della vista è utile effettuare una visita oculistica o un controllo periodico circa la propria condizione visiva per evitare il rischio di un possibile peggioramento della vista sia per chi già utilizza una correzione sia per coloro che non ne hanno mai fatto uso. Per chi porta gli occhiali, è importante sapere se la gradazione delle proprie lenti è corretta. Per chi non li porta, è importante riconoscere fin dal principio la presenza o meno di un vizio refrattivo da correggere.

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